Piccole donne – paper dolls

PICCOLE DONNE

PAPER DOLLS

Progetto per Literary romance -kids.

Un album Paper Dolls, dedicato a tutte le Marmee, le Meg, Jo, Beth, Amy e anche Laurie, di ieri e di oggi, a chiunque abbia fatto entrare nella propria vita quel pezzetto di Concord che è un po’ sempre “casa”.

marmee

“Per realizzare un sogno, una persona deve superare  tante prove.”

meg

“Margaret, la maggiore aveva sedici anni. Tutta occhi e capelli, pallida ma abbastanza rotonda, aveva una bocca dolce e delle belle mani bianche di cui andava orgogliosa.”

jo

Jo, quindicenne, alta, magra dall’aspetto di puledro selvaggio, non sapeva che fare delle sue lunghissime estremità. Aveva una bocca decisa, naso buffo ed occhi grigi intenti, ora fieri, ora allegri o pensosi. I lunghi capelli erano la sua unica bellezza, ma stavano raccolti in una reticella di seta per evitare noie alla sua proprietaria. Spalle leggermente curve, mani e piedi grandi, abiti un po’ cascanti e l’aspetto ingrato di una ragazza che si trasforma, riluttante, in donna: ecco Jo.

beth

“Beth era una rosea bambina di tredici anni con capelli fini e lisci, occhi vivi, modi riservati e voce mite; la sua espressione serena si turbava raramente: il babbo la chiamava «Piccola Tranquillità », e il nomignolo le stava bene, perché la piccola sembrava vivere in un mondo sereno dal quale usciva solo per incontrarsi con le persone che amava e stimava.”

amy

“Amy, la più giovane, era un personaggio importantissimo, almeno nella sua opinione personale. Una bimba di fattezze regolari, bianca e bionda con occhioni azzurri e una personcina snella della quale si preoccupava molto, e dal contegno di piccola dama.”

laurie

“Ecco perché ha degli occhi così belli e modi tanto graziosi: gli italiani son tutti belli, – disse Meg che era un pochino sentimentale.”